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Mulino Ruatti

Un testimone della vita e della cultura della montagna

Posto lungo il Rabbies, Mulino Ruatti è oggi una realtà museale unica in Val di Sole, nata nel 2009 dopo il restauro condotto dalla Provincia autonoma di Trento e animata da una attivissima associazione culturale.
Posto lungo il Rabbies, Mulino Ruatti è oggi una realtà museale unica in Val di Sole, nata nel 2009 dopo il restauro condotto dalla Provincia autonoma di Trento e animata da una attivissima associazione culturale. Ricordato per la prima volta nel 1819, venne edificato da Gottardo Ruatti, figura significativa nella storia ottocentesca della valle: fu mugnaio e sindaco di Rabbi nel 1809; la nomina gli venne recapitata mentre partecipava armi in pugno alla rivolta antibavarese guidata da Andreas Hofer.
Ruatti fu anche protagonista, nel 1802, della edificazione della chiesa di Pracorno, per la quale raccolse fondi e realizzò opere di falegnameria.

Nel 1830 commissionò ad un ignoto pittore locale la raffigurazione della Madonna di Caravaggio e di Santa Caterina d’Alessandria, patrona dei mugnai, che compare sulla facciata del mulino Ruatti, che ancora oggi fa bella mostra di sé accompagnata dalla scritta “O PASSEGGER, CHE VAI PER QUESTA VIA, DEGNATI DI SALUTAR LA VERGINE MARIA MIRACOLOSA IMMAGINE DI M. V. DI CARAVAGGIO, ANNO D. MDCCCXXX R.G.F.F.”. Il mulino è stato proprietà della famiglia Ruatti fino alla sua chiusura, avvenuta nel 1972. Ancora in quegli anni, l’elettricità era garantita dalla forza dell’acqua, grazie ad un generatore.
Nella sala della molitura sono visibili il “pestino a mole”, che serviva a far brillare l’orzo e la “mola a palmenti”, per la macinazione delle granaglie. Per muovere le macchine è necessaria una forza di 80 l/s d’acqua, pari a 12 Kw.
Il museo del mulino ad acqua è arricchito oggi da ambienti familiari con gli arredi originali, a partire dalla “stua”, la camera da letto rivestita in legno e dalla cucina, dalla stalla e altri ambienti di vita e lavoro, oltre che dotato di un apparato molitorio perfettamente funzionante, messo in moto a scopo dimostrativo, meta di visitatori e scolaresche, testimone di un’arte antica e oggi scomparsa.

 
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